DONNE AL TEK

●    Finestra: RASSEGNA DI CINEMA DELLE DONNE
Due film della regista tedesca Angelina Maccarone, che sarà presente al festival.

SABATO  5 MAGGIO ore 20.30 CINEMA FARNESE
HOUNDED/ VERFOLGT
Angelina Maccarone, germania/germany, 2006, 35 mm,

Un intenso dramma sulla relazione sadomasochista tra una donna di cinquanta anni ed un ragazzo di sedici. Elsa ha una vita soddisfacente ed una amichevole relazione con il marito e la figlia, che se ne sta andando di casa. A causa del suo lavoro incontra Jan, un giovane delinquente, che le offre apertamente di sottomettersi sessualmente a lei. Inizialmente scioccata dalla proposta, Elsa si scopre sempre più attratta dal giovane. Rifiutando ogni voyeurismo, Angelina Maccarone ci guida nell’esplorazione della fragilità di questi due individui alle prese con un rapporto che, oltre a trasgredire le regole sociali, sfida la loro stessa capacità di gestire la vita.

DOMENICA 6 MAGGIO  ore 18.30 CINEMA FARNESE
UNVEILED/ FREMDE HAUT
Angelina Maccarone, germania/germany, 2005, 35 mm,
Fariba, perseguitata in Iran in quanto lesbica, cerca in Germania asilo politico ma la sua richiesta viene respinta. Mentre è in attesa di essere rimpatriata Siamak, anche lui iraniano, si suicida e Fariba assume la sua identità ed il suo temporaneo permesso di soggiorno. Viene così mandata in un campo per rifugiati in un piccolo villaggio della Germania. All’inizio la sua sopravvivenza sembra assicurata, ma deve fare molta attenzione a non far scoprire la sua identità. Per riuscire a pagare dei nuovi documenti, Fariba trova un lavoro illegale in una fabbrica di crauti. Qui incontra Anne…

segue incontro con Angelina Maccarone

Angelina Maccarone nasce in Germania nel 1965. Dal 1995 ha scritto e diretto diversi film tra cui Fremde Haut (Unveiled, 2005) che ha vinto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio della Giuria al Festival di Montreal e il premio come Miglior Film e Miglior Regia al Festival di Cipro. Con il suo ultimo film Verfolgt (Hounded, 2006) si è aggiudicata il Pardo d’Oro – Cineasti del Presente al Festival di Locarno del 2006.

OMAGGIO A GOLIARDA SAPIENZA
GLI SBANDATI, di Citto Maselli (italia, 1955, 105′)
L’ARTE DI UNA VITA, regia di Manuela Vigorita, autrice Loredana Rotondo (Italia, 2002, 30′)

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●    finestra WOP- URSULA BIEMANN.GEOGRAFIE DEI CORPI MIGRANTI
documentari e videoinstallazioni della videoartista Ursula Biemann, che sarà presente al festival.

DOMENICA 6 MAGGIO ore 20.40 CINEMA FARNESE
PERFORMING THE BORDER, Ursula Biemann, 1999, Messico-Svizzera/Mexico-Switzerland, 45′
EUROPLEX, Ursula Biemann, 2003, Svizzera/Switzerland, 20′
Incontro con Ursula Biemann
(vedi anche in categoria "Femmnismo e arte"
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●    finestra CONCORSO INTERNAZIONALE

SABATO 5 MAGGIO 18.15 CINEMA TREVI
6 YARDS TO DEMOCRACY, Nishtha Jain, Smriti Nevatia, India, 2006
la regista sarà presente

6 Yards to Democracy prende spunto da un’orribile strage avvenuta in occasione di un comizio elettorale in una località nel nord dell’India per descrivere la dura e poverissima realtà di vita della popolazione locale. Centinaia di donne della cittadina di Lucknow si accalcano nel tentativo di afferrare i sari che vengono loro lanciati gratuitamente dal palco delle autorità. Bilancio: ventidue morti e centinaia di feriti. Questo avvenimento svela i lati oscuri della democrazia indiana e offre una chiara lettura delle umiliazioni alle quali sono costantemente sottoposte le donne e le famiglie delle classi più povere del paese. In una società stravolta dalla rapida trasformazione economica queste realtà vengono progressivamente poste ai margini, ma il lavoro delle documentariste riesce a testimoniare le lotte, le speranze e la grande dignità delle donne che combattono per i loro diritti.

Nishtha Jain, laureata al “Jamia Mass Communication Research Centre” di New Delhi, comincia la sua carriera come redattrice e corrispondente per video-notiziari di attualità. Fin dal 1998 ha realizzato documentari, sia di produzione indipendente che per la televisione. I suoi ultimi lavori includono City of Photos (2005) e Call It Slut (2006).
Smriti Nevatia ha lavorato come critica sia cinematografica che teatrale e ha partecipato alla produzione di un gran numero di documentari indipendenti e di show televisivi. Dal 2003 collabora strettamente con Nishtha Jain su diversi progetti documentaristici.

SABATO 5 MAGGIO 22.30 CINEMA TREVI

REINALDA DEL CARMEN, MI MAMÁ Y YO , Lorena Giachino Torréns, cile/chile, 2006
la regista sarà presente

Un documentario che cerca di recuperare e ricostruire la storia della relazione tra la madre della regista, che ha perso la memoria in seguito ad un incidente due anni prima, e la sua migliore amica, scomparsa durante la dittatura militare cilena e che era incinta al momento del suo arresto.
Un destino sconosciuto; un fallito tentativo di recupero della memoria; una riflessione sull’amicizia, la maternità ed il distacco.

Lorena Giachino Torréns è una giornalista. Ha lavorato come direttrice degli audiovisivi per la televisione collaborando con canali satellitari stranieri. Diplomata in qualità di autrice di documentari alla Universidad Complutense di Madrid, ha svolto in Spagna attività di regia, scrittura e produzione esecutiva di programmi culturali e di campagne educative per la ATEI (Associazione Televisiva Ibero-Americana). Attualmente è consulente per i contenuti dell’area di produzione di TVN Channel (televisione pubblica). Reinalda del Carmen, My mother and me è la sua opera prima.

LUNEDI’ 7 MAGGIO ore 22.30  CINEMA FARNESE

DR. ZHANG, Huangruxiang, cina/china, 2005
La regista sarà presente

Il protagonista del film, il dottor Zhang, è apparso su ogni tipo di mezzo di comunicazione. Nel 1966, agli albori della Rivoluzione Culturale, fu costretto ad abbandonare la scuola, ma continuò gli studi da autodidatta. Per diciassette anni seguì i corsi del Dipartimento di Lingue Straniere dell’Università del Sichuan pur di poter realizzare il sogno, cullato sin dall’infanzia, di «trasferirsi in Russia in qualità di interprete».
Nel 2002, l’“Ufficio dell’Agricoltura del Sichuan” cominciò a selezionare alcuni studenti universitari specializzandi in russo per destinarli a dei lavori da effettuare proprio in Russia. Il dottor Zhang pensò di poter avverare il suo sogno, l’unica sua via di uscita.

Huang Ruxiang è nata a Chengdu (Sichuan, Cina) negli anni settanta, ma oggi vive a Pechino dove ha studiato fotografia presso l’Istituto Cinematografico. Ha lavorato come giornalista e sin da giovane è stata appassionata d’arte, in particolar modo di pittura, scultura, calligrafia e fotografia. La sua carriera di documentarista indipendente inizia nel 2000. Dopo Going Home e Dr. Zhang sta ora girando un nuovo documentario.

MARTEDÌ 8 MAGGIO ore 18.30 CINEMA FARNESE
    
MAQUILAPOLIS: CITY OF FACTORIES , Vicky Funari, Sergio De La Torre, USA, 2006
Il regista sarà presente.

Tijuana, conosciuta anche come “Maquilapolis” (la città delle ‘maquiladoras’ o ‘sweatshops’, vale a dire aziende che sfruttano la manodopera), fornisce al suo visitatore un’affascinante immagine delle esperienze delle donne, solitamente invisibili, che lavorano nelle maquiladoras.
Attraverso audaci e fantasiosi video-diari, interviste, visite a domicilio o in enormi fabbriche, possiamo constatare i costi della globalizzazione. Fermi immagine, simboli vividi (uniformi colorate riprese in primissimi piani e al rallentatore, a rappresentare la riduzione della vita delle operaie a servile fatica) e originali coreografie (le donne inscenano i gesti meccanici memorizzati del lavoro in fabbrica imitando le mosse del tai chi) sono alcune delle modalità attraverso le quali questo documentario diventa un momento di riflessione e di affermazione.

Sergio De La Torre è un fotografo e un artista di performance e installazioni. Nel 1995 ha fondato il gruppo di performance/installation “Los Tricksters”. I suoi lavori Access Denied, Disappearing, e Mexiclone sono stati esposti in numerosi musei delle Americhe.
Vicky Funari ha cominciato la sua carriera nel 1985. E’ la produttrice, regista e curatrice del montaggio del film Paulina che nel 1998 ha vinto il “Premio Grand Jury” al San Francisco International Film Festival e l’Hamptons Film Festival. Insieme a Julia Query ha diretto e montato il premiato Live Nude Girls Unite!, un documentario sul primo rilevante sindacato di spogliarelliste negli Stati Uniti.

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●    finestra EVENTI SPECIALI
    
GIOVEDI’ 10 MAGGIO  ore 22.30 CINEMA TREVI
ORPHANS , Ry Russo -Young, USA, 2006
la regista sarà presente

Due sorelle, allontanatesi da tempo, si riuniscono cinque anni dopo la morte dei genitori. Pressoché ventenni,sia Rosie che Sonia faticano a trovare la loro strada. Quando la festa tanto attesa non si tramuta in ciò che Rosie si aspettava, le vere intenzioni di Sonia vengono a galla. Le sorelle cominciano e ripercorrere la loro tormentata storia. Mentre Sonia trangugia vodka e Rosie ingoia pillole, il loro viaggio si fa oscuro e pericoloso.

Ry Russo-Young, scrittrice e regista, è cresciuta a Manhattan. Ha frequentato la Saint Ann’s School dove ha incontrato entrambe le protagoniste del suo primo film Orphans che ha appena vinto il Premio Speciale della Giuria al SXSW Festival 2007. Il suo cortometraggio Marion, un omaggio a Psycho, ha vinto il Premio della Giuria come miglior corto sperimentale al SXSW Festival nel 2006 e al Festival Internazionale di Chicago nel 2005. Marion è stato presentato anche al Tribeca, al Festival di Newport e al Tekfestival. Nel 2006 Ry Russo-Young ha prodotto e diretto una serie di corti sui quartieri e i monumenti di New York per il Discovery Channel e per www.turnhere.com. Nel 2007 ha lavorato all’installazione su vasta scala del film Sleepwalkers dell’artista Doug Aitken, commissionato dal MoMA a dall’organizzazione newyorchese Creative Time.

VENERDI’ 4 MAGGIO ore 22.30 CINEMA FARNESE    
JESUS CAMP , Rachel Grady, Heidi Ewing, USA, 2006

Jesus Camp, candidato all’Academy Award 2007, ci introduce nell’universo dei ragazzi che crescono come cristiani evangelici. Il film segue Levi, Racheal e Tory nel campo "Kids on Fire" gestito dal pastore Becky Fischer nel Nord Dakota. Qui i bambini imparano a diventare devoti soldati dell’esercito di Dio e sono educati a "riconquistare l’America per Cristo". Indottrinati a credere che il global warming è una bugia e l’aborto un crimine, i ragazzi di Jesus Camp, e i loro genitori, sembrano determinati a conquistare la leadership del movimento dei cristiani conservatori e diventare parte attiva del futuro politico degli Stati Uniti.

Rachel Grady, ex investigatore privato e fondatrice della Loki Film, casa di produzione con base a New York, ha realizzato diversi film sul tema della malattia mentale, in particolare Ward 2 West. Heidi Ewing, co-proprietaria della Loki Films, si è occupata di storie che vanno da Scientology alla politica cubana, esplorata nel film The Dissident. Le due registe hanno collaborato alla realizzazione di Boys of Baraka, documentario sui giovani di Baltimora elogiato dalla critica.
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Finestra PANORAMI e RI-TRATTI

MERCOLEDI’ 9 MAGGIO ore 18.30
 NOTES ON MARIE MENKEN , Martina Kudláček, Austria/USA, 2006

Il film esplora la storia della leggendaria e quasi dimenticata artista Marie Menken (1909-1970) che tra gli anni Quaranta e Sessanta è stata una delle più rilevanti film-makers della scena sperimentale underground newyorchese. Marie Menken ha ispirato artisti come Stan Brakhage, Andy Warhol, Jonas Mekas, Kenneth Anger e Gerard Malanga. E’ stata anche il possibile modello del Chi ha paura di Virginia Woolf?, celebre dramma teatrale di Edward Albee e alla fine è diventata la superstar del cinema di Warhol. Tracciando il ritratto di un mito moderno con lo stile di un diario, il film presenta materiali inediti di Marie Menken tra cui un "duello" con la cinepresa tra Menken e Andy Warhol. La splendida colonna sonora è firmata da John Zorn.

Martina Kudlácek è nata a Vienna, ha studiato Teatro, Cinema e Media Art all’Università di Vienna, la città dove è nata. Ha un master in regia del documentario ottenuto all’Accademia delle Arti Performative FAMU di Praga. Il documentario In the Mirror of Maya Daren è stato il suo primo successo internazionale. Kudlácek è ricercatrice presso l’Anthology Film Archive di New York dove assiste Jonas Mekas in progetti volti a preservare il cinema indipendente e d’avanguardia.

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