(guarda il video
http://video.google.it/videoplay?docid=6538454121534150461)
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A/matrix è un prisma le cui facce sono costituite da una trama di donne, una farfalla tropicale che comincia a battere le ali dopo i fatti di Genova nel luglio 2001 e continua a svolazzare in compagnia di “galline ribelli”. [nota 1]
Donne con esperienze, vite, età e relazioni differenti ma accomunate da una sana passione politica e dal gusto di sperimentare nuove forme e pratiche per agire e parlare nel e sul mondo. Per questo abbiamo deciso di riunirci, più o meno a scadenza settimanale, nelle nostre case e non in un luogo pubblico o di tradizione politica.
Mise en ligne le mercredi 22 octobre 2003
Version originale, dont une partie a été publiée dans Autoenquêtes en Italie , Multitudes 12 : printemps 2003
a/matrix, tropical butterfly generally uncommon to rare, but sometimes locally common. a/matrix, farfalla tropicale, esemplare raro che talvolta si manifesta in concentrazioni localizzate.
14 marzo – trame Ho scelto di autonarrarmi nelle pagine di un diario. Superare il timor vacui che la pagina bianca suscita ogni volta che si sperimenta la complessità di dare corpo con la parola alla propria molteplicità. E’ un piccolo shock. Un deserto da attraversare. Un modo per mettere in scena l’intreccio tra genealogie sempre in formazione, conflitti, desideri di sovvertimento/divertimento che attraversano il vissuto quotidiano. Ecco allora un tentativo di autonarrazione, raccolta di pratiche, un inizio di autoinchiesta, sorta di terapia di gruppo, racconto per la costruzione di nuovi mondi fluttuanti, in cui si sommano contraddizioni, frivolezza e ricerca del piacere, riflessioni e confronto, piccole frustrazioni e nessi mancanti. Sono a/matrix, prisma, fiction infiltrata nella rete, spazio in cui apprendere l’arte della dislocazione, trama di donne tutte lavoratrici (giornaliste, ricercatrici, statistiche, informatiche, accounts, operatrici sociali, restauratrici, artiste) che un giorno non lontano, ma di cui si è persa la memoria, hanno scelto di dar vita ad un nodo in cui si incontrano storie, declinazioni e stili diversi del femminismo, in cui si intrecciano senza sosta la gioia, quel sentire che aumenta la potenza d’azione, e la tristezza che la diminuisce, nella costruzione di progetti di volta in volta diversi.